Apprendiamo che stamane un agente Atac in servizio di verifica sulla linea 5 è stato aggredito all’altezza di Largo Preneste da una donna che era stata invitata a mostrare il titolo di viaggio, e addirittura un secondo verificatore intervenuto è stato colpito da un calcio alla gamba destra. Come Fdi-An esprimiamo solidarietà ai due dipendenti assaliti, ancora una volta un episodio di violenza ai danni del personale della municipalizzata. La situazione in Atac peggiora giorno dopo giorno, un’azienda mandata allo sbando da questa pessima amministrazione. I lavoratori indifesi sul luogo di lavoro mentre sulle loro teste pendono le procedure di mobilità avviate con la ex legge 223/91 e dietro l’angolo si aggira lo spettro del fallimento, denunciato proprio alcuni giorni fa dal sottoscritto in totale solitudine, notizia che oggi ricorre su alcuni organi d’informazione. Grazie al sindaco e alla sua giunta la municipalizzata si avvia ad uno storico e pesantissimo crac finanziario. Come Fdi-An denunciammo in più occasioni, anche a mezzo stampa, quanto stava avvenendo alle casse di Atac, dove venivano erogati a pioggia super bonus e mega stipendi ai dirigenti, come addirittura l’assunzione del nuovo capo del personale De Paoli assunto senza concorso a 230 mila euro l’anno vicenda per cui abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti.
Marino e la sinistra sono quindi i responsabili di quanto sta accadendo e se l’azienda non venisse ricapitalizzata da Roma Capitale l’unica via d’uscita sarebbe portare i libri in tribunale. Un’azienda compromessa dalla dissennata gestione Marino, una situazione gravissima che conferma i nostri sospetti e le nostre preoccupazioni, non vorremmo che fosse in atto una manovra predeterminata per distruggere e dissanguare Atac, per poi magari regalare il ricco mercato del trasporto pubblico romano a qualcuno accontentando qualche potere forte. Questo non lo permetteremo.