“Come Fdi-An in tempi non sospetti avevamo acceso un faro sulla gara indetta dal Comune da 3 milioni di euro per la centrale acquisti, denunciammo la vicenda a mezzo stampa e presentato anche un accesso agli atti ed un esposto alle autorità competenti. La notizia della revoca del bando conferma che le nostre denunce andavano nella giusta direzione, è anomalo infatti che in un momento in cui nelle casse capitoline non c’è un becco di un quattrino il sindaco si permetta il lusso di fare un bando per la selezione di consulenti esterni per supportare la centrale unica degli acquisti. Solo con Marino sindaco accade che anziché valorizzare le risorse interne all’amministrazione si preferisca affidarsi ad esperti esterni, non solo non ottimizzando la macchina comunale ma comportando anche uno sostanzioso spreco di denaro pubblico. Porteremo questa storia anche in commissione Trasparenza affinché vi siano le opportune verifiche e si faccia piena chiarezza su questa vicenda.
Di fatto, dopo i due bandi indetti dal Campidoglio, quello sulla gestione dei canili e l’altro per le educatrici scolastiche, bandi che in questi giorni stanno creando numerose polemiche ecco che arriva ancora un’altra procedura anomala. Che fine ha fatto la trasparenza sbandierata ai quattro venti da Marino? Altro che Comune casa di vetro, dal sindaco e dalla sua amministrazione solo procedure opache”.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Lavinia Mennuni consigliere capitolino e presidente della commissione Trasparenza di Roma Capitale.