“Ben prima che l’Anac accendesse un faro sugli interventi giubilari, Fdi-An ha segnalato le anomalie della delibera approvata in Campidoglio, presentato un esposto al prefetto, audito in commissione Trasparenza l’assessore ai Lavori pubblici, e bollato il documento passato in Aula come una delibera ‘sprecasoldi’. Avevamo ragione, adesso Roma rischia seriamente il caos visto che praticamente 22 cantieri su 40 sono in pericolo, dalla riqualificazione dei lungotevere fino alle vie adiacenti la zona del Vaticano, perché le norme contenute nel provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri non prevedono deroghe al codice degli appalti. A meno di 90 giorni dall’inizio dell’Anno Santo, con lavori partiti in ritardo e senza un’effettiva programmazione, il sindaco la sua giunta – come nel gioco dell’oca – devono ricominciare daccapo e il Campidoglio sarà così costretto a rivedere tutto il piano degli interventi rischiando di non fare in tempo per l’8 dicembre. L’assenza di una visione strategica e complessiva della città, con cantieri concentrati esclusivamente sul centro storico e la mancata presenza di interventi in periferia rappresentavano già la cartina tornasole di un’amministrazione inadeguata ad affrontare il grande evento.
Non solo, al di là di un piano degli interventi debole sia sotto il profilo infrastrutturale che per quanto riguarda gli stanziamenti economici, ci preoccupa stando a quanto appreso dalla stampa che potrebbero esserci ribassi d’asta con picchi del 40%, il Giubileo rischia di trasformarsi in una ‘romanella’ e di farci fare una figuraccia mondiale di fronte a milioni di persone. Mentre il mondo ci guarda Marino e la sua armata Brancaleone si sono incartati da soli e la Capitale per causa loro rischia di fare una figuraccia mondiale”.
È quanto dichiarano in una nota cingiunta gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Lavinia Mennuni consigliere capitolino e presidente commissione Trasparenza.