I 5 Stelle ne combinano un’altra delle loro tra incapacità, dilettantismo e gaffe. Nemmeno qualche giorno fa l’Assemblea capitolina aveva approvato all’unanimità una mozione a firma di Fratelli d’Italia che impegnava il sindaco ad attivare gli uffici competenti per procedere alla revoca in autotutela delle contravvenzioni elevate dal 2 maggio 2017 agli autoveicoli che hanno transitato la preferenziale di via di Portonaccio, a fronte di una mancata, tempestiva e corretta comunicazione ai cittadini. Proprio ieri, invece, il presidente della commissione Mobilità fa retromarcia e pubblica un post sul suo profilo Facebook, ma il contenuto è evidente anche sul sito web di Roma Capitale, in cui ci tiene a far sapere che ‘la mozione votata stabiliva di verificare se sussistevano i presupposti per l’annullamento delle sanzioni e non l’annullamento, come erroneamente riportato da alcune agenzie e organi di stampa’. Insomma, la maggioranza grillina approva all’unanimità un provvedimento, i mezzi d’informazione ne danno comunicazione ma per i 5 Stelle, a quanto pare, avremmo tutti capito e interpretato male il senso del loro voto il Aula. Secondo il presidente della commissione Mobilità, quindi, ‘non ci sarebbero i presupposti per revocare le sanzioni e la segnaletica verticale risulterebbe a norma di legge’. Sarà…ma dalle nostre foto, che può fare qualunque cittadino, la segnaletica è scarsa e approssimativa, ed il cartello stradale che in bella evidenza dovrebbe segnalare la presenza della corsia preferenziale si vede a malapena ed è coperto dalle alberature. In generale è bene che ci siano anche più preferenziali ma con adeguata comunicazione, si chiedeva infatti al Comune di verificare se ci fosse stato un piano di comunicazione, spazi radiofonici e materiale pubblicitario distribuito presso gli uffici pubblici, il municipio e le attività commerciali della zona, volto a informare l’utenza. E questo ci pare sia mancato. Fa sorridere poi che si sia chiesto il parere agli uffici dell’Agenzia Mobilità e del Dipartimento…è come chiedere all’oste se il vino è il buono, prendendo così in giro i romani. Per i cittadini dopo il danno la beffa, è evidente che i grillini hanno preferito fare retromarcia, nonostante l’approvazione della mozione, solo per fare cassa alla faccia dei romani.