L’apertura dell’istruttoria da parte dell’Anac in merito all’incarico di Simioni all’Atac come Direttore Generale, conferma che i dubbi sollevati da Fratelli d’Italia sul tripli incarico del neo Dg erano più che fondati. Simioni, infatti, da presidente e Amministratore delegato della municipalizzata dei trasporti riuscì magicamente ad autonominarsi anche Direttore Generale. Per questo, all’indomani del triplo incarino, avevamo fin da subito presentato un esposto all’Anac. Inoltre, proprio sul ruolo del Dg, l’Atac aveva pubblicato un bando e molti candidati già inviato i propri curricula, pertanto è anche prevedibile che ci siano pure dei ricorsi da parte degli interessati. Alla faccia della crisi debitoria della società e dei lavoratori, Simioni prenderà uno stipendio complessivo di circa 240 mila euro l’anno. Nel frattempo, rimanendo sempre in tema di nominificio in salsa grillina, la Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta per danno erariale sullo stipendio triplicato di Salvatore Romeo, il miracolato funzionario comunale diventato caposegreteria del sindaco Raggi e a cui gli è stato moltiplicato lo stipendio da 40 mila euro l’anno a 120 mila, poi ridotto ancora a 93 mila euro dopo l’intervento dell’Anac. E’ proprio il caso di dire che con Simioni e Romeo per i grillini lo stipendio è a 5 Stelle.