La dettagliata relazione fatta oggi alla Commissione Rifiuti della Regione Lazio dall’esautorato Ad Bagnacani, integrata da documenti probanti, rapporti di esperti e carteggi epistolari, attesta che il Cda di Ama è stato molto impegnato in questione finanziarie e problematiche societarie e questo gli ha impedito di occuparsi a tempo pieno della programmazione dell’attività operativa di pulizia e raccolta dei rifiuti. Ci sembra molto strano che la bocciatura dei Bilanci sia arrivata dopo tre anni di amministrazione Raggi e desta sospetto anche il pronunciamento del collegio sindacale in passato sempre favorevole. Roma capitale ha il dovere di fare la massima chiarezza sulla situazione di Ama, chiediamo l’audizione di sindaco e assessore in Commissione Rifiuti. Abbiamo domandato all’ex AD, se anche per Ama si era paventata l’ipotesi di un concordato come già fatto per Atac e a Livorno. Temiamo che se effettivamente Ama avesse mancato gli obiettivi aziendali prefissi come sostenuto dall’azionista di maggioranza, ci sarebbe il rischio di privatizzazione come previsto dalla scellerata delibera comunale 52/2015 voluta da Marino e mai modificata, dal sindaco Raggi. Inoltre sarebbe gravissimo se venissero accertate indebite pressioni che sul management aziendale. L’Ama è partecipata al 100% dal Comune è azienda patrimonio dei Romani, dopo la “stagione livornese”, siano coinvolte nel suo rilancio le tante eccellenze professionali di questa città..
Così in un comunicato Ghera(capogruppo), Righini e Colosimo consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia.