SALARIO ACCESSORIO: “DIPENDENTI CAPITOLINI NON SONO BANCOMAT COMUNE”

Non vorremmo che sul salario accessorio si facesse un passo avanti per farne poi due indietro: da una parte il Campidoglio lavora per sbloccare il salario accessorio ma dall’altra apprendiamo che si vuole impegnare il Comune di Roma alla ‘restituzione’ di 340 milioni di euro, da recuperarsi con tagli alle indennità dei dipendenti, ulteriore blocco assunzionale e tagli ai servizi dei cittadini’. I dipendenti comunali non sono il bancomat del Comune, è inaccettabile, quindi, che siano loro a dover pagare centinaia di milioni di euro. L’azione del Campidoglio quindi è più che discutibile e che metterebbe di nuovo in discussione le indennità dei lavoratori e comunque è singolare che un commissario, nominato dal Governo e ormai a fine mandato, prenda una decisione così complessa e a lungo termine.

Stesso discorso, peraltro, per quanto attiene la riorganizzazione della macrostruttura cui Tronca sta mettendo mano. Crediamo sarebbe più logico e di buon senso che tali scelte e compiti fossero demandati al futuro sindaco della città e non al commissario che, nei limiti del suo mandato, deve attenersi alla gestione ordinaria dell’Amministrazione capitolina.

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