La Capitale è invasa dai rifiuti, con cumuli di ‘monnezza’ ovunque da Prati al Casilino come ben documentato anche in questi giorni dai mezzi d’informazione, ed il nuovo sindaco brancola nel buio per la composizione della giunta e sul futuro di Ama, i cui vertici sono stati convocati non in Campidoglio. Nel frattempo in città si registrano nuovi disagi per la mancata raccolta della spazzatura, un segnale che fa ben capire come l’operato dei vertici Ama durante la gestione di sinistra non abbia raggiunto risultati adeguati. Tanto caos e poca trasparenza, benché sbandierata dal M5S, soprattutto per la pronta nomina del futuro assessore all’Ambiente Paola Muraro.
Già consulente da anni per la municipalizzata, e con parcelle importanti, nota anche per le sue posizioni a favore dell’inceneritore scelta che ci porterebbe indietro negli anni e andrebbe a vanificare il lavoro di potenziamento per la crescita della raccolta differenziata. Poiché le norme vigenti prevedono che per gli affidamenti superiori a 40mila euro le partecipate facciano un avviso pubblico di selezione, ci chiediamo quali siano state le procedure di selezione fatte da Ama per conferire i seguenti incarichi di collaborazione e consulenza, pubblicati (ai sensi dell’Art.15 d.lgs n.33/2013) anche sullo stesso portale aziendale, alla dott.ssa Muraro: 115.200,00€ nel 2015 mentre nel 2014 107.000,00€ (RDA 1000011074) e altri 30.000,00 (RDA 10002048). Sulle consulenze due pesi due misure, quando sono i grillini a fare le pulci agli altri va tutto bene, se accade il contrario come per la vicenda dell’Asl di Civitavecchia o nel caso della Muraro fanno spallucce, tant’è che vogliono nominare un assessore con delega all’Ambiente che per anni ha avuto consulenze quantomeno dubbie con la stessa municipalizzata. Sempre alla faccia della trasparenza apprendiamo che il nuovo sindaco ha una visione un po’ troppo familistica del Campidoglio, è assurdo infatti che i vertici Ama siano stati convocati presso il comitato del M5S all’Ostiense e non a Palazzo Senatorio.