Le prime settimane della rivoluzionaria giunta Raggi si sono distinte non certo per aver rimesso in moto la città bensì per averla impantanata tra liti interne e diatribe correntizie, come evidenziato dalla sostituzione della Lombardi all’interno del direttorio 5 Stelle e dalla casella ancora vuota del capo di Gabinetto. Come se non bastassero già tali litigi, mentre l’impasse amministrativa fa affogare Roma nei rifiuti, i grillini e la sinistra alla guida della Regione Lazio si piccano proprio sul nodo ambientale e sulla possibilità di individuare un nuovo impianto per lo smaltimento dei rifiuti.
Una querelle patetica che ricorda le scaramucce tra Zingaretti e Marino sulla vicenda dei trasferimenti Atac-Regione. Roma è invasa dalla ‘monnezza’ ma grillini e sinistra pensano a litigare buttandola in caciara. Sul tema della gestione dei rifiuti il nuovo sindaco e il presidente della Regione Lazio evitino ai romani il giochino dello scaricabarile, entrambi gli enti hanno competenze specifiche in merito, basti pensare che da una parte ancora è ferma la gara per la raccolta gratuita degli ingombranti a domicilio e dall’altra si è in attesa da anni che l’impianto di compostaggio Ama di Maccarese per la produzione del Compost venga finalmente ampliato come da richieste in passato presentate alla Regione Lazio. Pertanto, Comune e Regione dicano chiaramente alla città come intendono portarla fuori dall’emergenza rifiuti.
