VIGILI: ” LINCIAGGIO MEDIATICO INDEGNO, UNICI RESPONSABILI MARINO-CLEMENTE”

L’attacco generalizzato alla Polizia Municipale e il tiro al bersaglio di questi giorni sugli agenti da parte del sindaco di Roma e del comandante non solo è vergognoso ma puzza di bruciato. In queste ultime ore, infatti, sta venendo a galla una realtà che smentisce accuse e numeri dichiarati dal duo Marino-Clemente. L’Amministrazione capitolina, che confidava negli straordinari come negli anni passati, si è ritrovata colpevolmente del tutto impreparata all’evento, nonostante il Capodanno rappresenti – come tutti sanno – un momento dell’anno previsto e prevedibile. L’attivazione della reperibilità fatta scattare dal comandante,  benché mancassero i requisiti dell’emergenza, e la pioggia di accuse per assenteismo lanciate indistintanente a tutto il Corpo dal sindaco nascondono un grande bluff.

La sera del 31, infatti, dal momento in cui è scattata la reperibilità si apprende che negli elenchi interni al Comando ci sono ancora nomi di persone in pensione, decedute e, addirittura, sospese dal servizio. Da quel momento in poi è partita una vergonosa caccia all’uomo fino alle richieste di licenziamento, quando l’unico da rimandare dove stava dovrebbe essere invece proprio Clemente. Di fatto, oggi scopriamo che ben 44 persone, su 1000, non rispondono alla presenza senza apparente giustificazione: quindi circa il 4,4% del personale e non oltre l’80% come fatto credere invece da Marino e dal comandante. Come Fdi-An ribadiamo che è inaccettabile scaricare sulla Polizia MunIcipale le responsabilità dell’Amministrazione. Marino e Clemente, quindi, sono responsabili di aver gestito con incapacità quanto accaduto e di aver avviato e permesso il linciaggio mediatico volto a screditare l’intero Corpo e il lavoro degli agenti.

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