BIBLIOTECHE: “NO A INTERNALIZZAZIONE, MA TUTELARE PERSONALE E MANTENERE RISORSE”

Apprendiamo che è nelle intenzioni dell’Amministrazione capitolina internalizzare le Biblioteche di Roma, una scelta secondo Fdi-An sbagliata e inspiegabile perché significherebbe sopprimere un servizio che per la città costituisce invece un’eccellenza diffusa in tutta Roma e in particolare nelle periferie. Biblioteche, infatti, rappresenta un grande valore culturale nell’ambito dei sistemi bibliotecari sia a livello nazionale che in ambito europeo  è il più grande sistema del Sud Europa. Oltre 2milioni e 150 mila presenze di utenti nel 2014, vanta una capillare presenza sul territorio dove la funzione di aggregazione sociale si aggiunge a quella ordinaria di promozione del libro e delle lettura. Siamo quindi fortemente preoccupati per il futuro dell’Istituzione, e come Fdi-An chiediamo all’Amministrazione di prevedere, semmai, un nuovo modello di governance che mantenga il ‘progetto’, che non intacchi il bilancio e le risorse economiche, che tuteli il personale e che lasci inalterati gli standard qualitativi del servizi erogati.

Altre soluzioni metterebbero a serio rischio la continuità dei servizi e la tenuta occupazionale. In questi anni ci siamo battuti affinché le risorse da destinare alle Biblioteche rimanessero immutate, proprio perché non vogliamo che Roma venga privata di un servizio sociale e culturale essenziale per i romani e per non disperdere il nostro patrimonio culturale. Non permetteremo alla sinistra di fare cassa sulla pelle dei dipendenti, il taglio del salario accessorio fa ‘scuola’, o di cancellare alcune società partecipate, penso alle Assicurazioni di Roma, ci opporremo quindi anche all’ipotesi di chiudere una grande Istituzione di questa città come le Biblioteche.

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