Sul ‘boom degli affidamenti diretti’ dell’Amministrazione Marino, cui oggi scrive anche un importante giornale economico, come Fdi-An abbiamo per primi denunciato la vicenda a mezzo stampa e presentato anche un accesso agli atti. Marino non provi a fare il finto tonto e non scarichi le sue responsabilità sugli altri, oltre a fare un copia-incolla della normativa già esistente, in due anni di amministrazione, per tutto il Comune, sono state bandite solo 8 gare ad evidenza pubblica, cosa che non sarebbe riuscita nemmeno alla ‘banda Bassotti’. Per non parlare poi dei lavori pubblici, dove in 18 mesi è stato effettuato solo un bando con procedura aperta, e si è proseguito con una serie di proroghe infinite alle ditte che si occupano della manutenzione stradale senza predisporre una nuova gara. ‘Cui prodest’? Si tratta di un atteggiamento decisamente anomalo per una pubblica amministrazione, che anziché bandire gare procede con gli affidamenti diretti e procedure negoziate, soprassedendo ad ogni principio di legalità e trasparenza.
La giunta Marino non risponde a quei criteri di programmazione che invece meriterebbe la Capitale. Rispettare invece il quadro normativo non solo garantirebbe l’interesse pubblico e la tutela del libero mercato ma aiuterebbe anche le piccole medie imprese con ricadute positive sull’indotto e in termini occupazionali. Non vorremmo che dopo tanto immmobilismo arrivasse un bell”appaltone centralizzato, sul modello di quello che io stesso revocai. Ma l’assenza di trasparenza della sinistra non riguarda solo gli appalti ma anche la mancata pubblicazione delle determinazioni dirigenziali e dell’impegno fondi da parte dei Dipartimenti comunali. Nel 2014 infatti sul sito internet del Comune tali atti non stati sono pubblicati, a un Dipartimento, e non vi è traccia da nessun’altra parte. Roma Capitale quindi trasgredisce agli ordini di legge che stabiliscono invece la pubblicazione on-line sul sito dell’Amministrazione delle D.D. e dell’impegno fondi. Un altro fatto grave per il quale abbiamo presentato una segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Ricordiamo i 5 milioni di euro prelevati dal fondo di riserva per l’emergenza rifiuti durante le festitività natalizie del 2013, tanto per citare alcuni degli affidamenti diretti fatti dall’Amministrazione. Come denunciato da Fdi-An adesso la vicenda è alla luce del sole, i giornali ne hanno scritto e l’Autorità ha acceso un faro, Marino ora non faccia il vago.