Da mesi Fdi-An denuncia in beata solitudine che nell’ultimo anno sono aumentati gli episodi di aggressioni, scippi, rapine e furti con i romani che non si sentono sicuri nemmeno nella propria abitazione, ricordiamo la vicenda del custode 70enne di Fidene aggredito e derubato in casa da un gruppo di oltre 5 persone di fronte alla moglie e al figlio. Il ‘Report sulla criminalità e sicurezza nel Lazio’ realizzato da Eurispes ci dà ragione e parla chiaro: il numero dei reati a Roma è aumentato ed è la città più a rischio del Lazio, dove si registra rispetto all’anno precedente un aumento dei reati del 2,9%. Addirittura la ricerca mette in evidenza che la Capitale presenta un indice di rischio a 66,2 reati ogni mille abitanti. Dati inconfutabili che confermano come sul problema sicurezza il sindaco e la sua giunta abbiano abbassato completamente la guardia, rimanendo inerti anche di fronte al taglio deicommissariati invece di opporsi alla scellerata decisione del Viminale.
Roma è più insicura, le politiche sulla sicurezza sono uno dei fallimenti più evidenti di questa amministrazione targata sinistra, sui cui pesa grandemente anche la responsabilità dell’immigrazione selvaggia nelle nostre periferie, Marino invece di pensare a provvedimenti inutili come le unioni civili o alla realizzazione di un logo inguardabile si occupi di potenziare vigilanza e controllo sui territori.