Il Comandante del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale il 16 aprile ha disposto un piano d’intervento sull’abusivismo commerciale da effettuarsi sul territorio del I Municipio che comporterà l’invio giornaliero di 96 unità e 48 veicoli da parte dei Gruppi di P.L. periferici. Una disposizione che arriva tra capo e collo ai Comandanti di Gruppo, che si troveranno a corto di mezzi e uomini. I sindacati, che non sono stati neanche informati, denunciano la totale assenza di organizzazione, programmazione e pianificazione del Corpo con gravi ripercussioni sui servizi erogati dalla Polizia Locale ai cittadini residenti nei quartieri periferici. L’unica programmazione che si mette in campo è questo “giornaliero” spostamento di agenti dalle periferie al centro, forse solo mediaticamente rilevante, da parte di un Comandante proveniente dai reparti della Polizia di Stato che dovrebbe sapere cos’è la pianificazione e il controllo del territorio.
Come per Capodanno, si “pesca” tra il personale in servizio ordinario accorciando la coperta già corta (per unità e mezzi) degli altri Municipi che si troveranno a corto di uomini per la rilevazione degli incidenti, l’abusivismo commerciale ed edilizio, la viabilità e tutti gli eventi eccezionali che via via si presentano in questa grande città. E allora potrebbe scattare la reperibilità come a Capodanno e la “colpa” sarebbe di nuovo degli agenti, non di chi comanda. Fu questo il motivo principale per cui il vecchio Comandante fu sostituito dall’ attuale: difesa dell’ autonomia gestionale ed organizzativa del Corpo di P.L. e totale assenza di pianificazione. Organizzazione e programmazione degna della Marina Borbonica all’ordine: ‘facite ammuina’.