“Oggi abbiamo esposto uno striscione dal tetto del Campidoglio ‘Atac non si svende’, per manifestare tutta la nostra contrarietà alla folle scelta del concordato che porterà ancora di più l’azienda nel baratro. La mancanza di un piano industriale e la totale incapacità del Sindaco Raggi e del Presidente Zingaretti di aprire un tavolo per chiudere finalmente l’annosa questione del riconoscimento dei crediti vantati dall’azienda nei confronti della Regione, metterà la società alla mercé degli eventi. Invece di parlare di soluzioni, si va verso un fallimento morbido dell’azienda che avrà enormi ripercussioni sul servizio e sui dipendenti. Le colpe di Atac sono antiche, ma ognuno deve fare la propria parte, ragionando di tagli alla dirigenza, un’inchiesta sulla natura del debito e di un nuovo piano gestionale che nel medio periodo renda l’azienda solida e competitiva. Il concordato, nei fatti al buio, non risolverà alcun problema, ma agevola semplicemente la privatizzazione senza gare e non da alcuna certezza a dipendenti e cittadini”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Andrea De Priamo vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Maurizio Politi e Francesco Figliomeni consiglieri capitolini, Rachele Mussolini Lista Civica ‘Con Giorgia’.