L’incendio divampato all’interno dell’ex pastificio di via Collatina, struttura in disuso da tempo e occupata da nomadi, è l’ennesima conferma che senza tentennamenti è necessario chiudere tutti i campi rom in città. L’ex pastificio, infatti, veniva utilizzato come alloggio di fortuna da decine di famiglie, con minori a carico, e l’incendio – stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa – è avvenuto nel seminterrato della struttura dove erano accatastati numerosi rifiuti, a testimonianza della totale mancanza di igiene e sicurezza. Non solo, la presenza di un campo nomadi e di un altro palazzo in disuso, abitato da migranti, proprio accanto all’ex pastificio rende bene l’idea di come una porzione di territorio può trasformarsi in illegalità a cielo aperto.
Questa è l’eredità lasciata dalla sinistra, che con il finto buonismo dell’accoglienza ha creato solo sacche di povertà e disagio sociale, persone che vivono in condizioni disumane ammassate in fabbricati abusivi. Apprendiamo che l’area è stata messa in sicurezza grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco della Polizia Locale e delle forze dell’Ordine, ma come Fdi-An chiediamo al commissario di intervenire effettuando anche una bonifica della struttura e le necessarie verifiche all’interno del campo rom e dell’edificio occupato dai migranti adiacenti l’ex pastificio. Smantellare e chiudere tutti i campi rom nella Capitale, come già Fdi aveva richiesto attraverso una delibera d’iniziativa popolare, Roma non può essere lasciata nelle mani dell’illegalità