In 8 giorni due stupri, una donna brasiliana di 48 anni è stata sequestrata da un tunisino e da un algerino e poi stuprata all’interno di una baracca accanto alla stazione ferroviaria Tuscolana, mentre una giovane ricercatrice australiana è stata violentata in zona Colle Oppio da un uomo di originalità romene. A pochi giorni dal feroce pestaggio a scopo di rapina di una negoziante di 60 anni di Monteverde da parte di un immigrato, ospite della struttura allestita dalla Croce Rossa Italiana in via Ramazzini, alcuni stranieri sempre del centro accoglienza Cri hanno aggredito a calci e pugni un altro immigrato per rubargli il telefono cellulare. E ancora un rifugiato ghanese distrugge statue religiose in quattro chiese del centro.
E’ evidente che esiste un problema di sicurezza legato anche alla questione migranti nella Capitale. Roma è diventata un territorio completamente abbandonato a se stesso, come confermano il degrado di Colle Oppio e l’incuria che persiste nelle aree più delocalizzate. Siamo di fronte a una città che non è più in grado di accogliere né rifugiati né transitanti, con le periferie scarsamente protette e con pochi presidi di polizia. La giunta Raggi non può continuare a nascondersi dietro a un dito, in città è allarme sicurezza ed è assolutamente necessario che l’Amministrazione intervenga prendendo provvedimenti in merito anziché starsene con le mani in mano.