COMUNE: “DA MARINO 2 ANNI DI NULLA”

Che il sindaco di Roma sia totalmente incapace di governare la nostra città è ormai acclarato e sotto gli occhi di tutti i romani, un fatto talmente arcinoto che le parole di Marino che commenta il suo stesso mandato fanno davvero indignare. Ci vuole una bella faccia di bronzo, infatti, per affermare che si è data ‘maggiore attenzione alle persone deboli’. In due anni di amministrazione questo sindaco è riuscito solo ad inceppare la macchina comunale colpendo proprio le fasce più fragili andando a toccare gli stipendi di chi percepisce 1200 euro al mese, mentre gli staff Palazzo Senatorio si gonfiavano con dirigenti nuovi zecca attraverso ripetute infornate a chiamata diretta, e nel frattempo ha ritardato e penalizzato l’assunzione di tutti i vincitori di concorso pubblico. Oltre al salario accessorio, è riuscito a licenziare, come accaduto ai 50 dipendenti della Multiservizi, a mettere in cassa integrazione, è toccato ai 78 lavoratori di RpR, a lasciare appesi 140 lavoratori dell’istituto dell’Urbe, a mettere a serio rischio il posto di lavoro di tutti i dipendenti delle società collegate direttamente e indirettamente al Comune.

Da Marino nessuna politica di sviluppo e di crescita economica tant’è che a Roma è ormai allarme occupazione. Le periferie sono state dimenticate, salvo portaci l’immigrazione selvaggia incrementando disagi e criticità, preferendo qualche rigo in più sui giornali pedonalizzando fintamente i Fori Imperiali, la corsia ciclabile più cara d’Europa che ha portato solo problemi ai residenti del centro storico e danni economici ai commercianti. Sulla mobilità un caos totale, ha aumentato ingiustificatamente le strisce blu e la Ztl, ha chiusi i varchi ai motorini creando una sommossa popolare e facendo calare gli incassi agli esercenti e agli operatori del settore, per poi fare retromarcia. Sui rifiuti aspettiamo ancora la ‘rivoluzione ambientale’ raccontata come favola appena insediato, ed il flop della differenziata è il fallimento più emblematico su questo tema. Una Capitale in ginocchio, da Marino due anni di nulla. Una città ferma mentre il sindaco continua a raccontarci balle sulle nuove regole e sulla trasparenza. Si arrampica sugli specchi per darsi un tono di novità ma come denunciato da Fdi-An in questo mandato di gare pubbliche ne sono state effettuate ben poche mentre di affidamenti diretti ne sono stati fatti a go-go, un bluff comunque scoperto sia dai mezzi d’informazione che dagli organi competenti come l’Anac che sulla vicenda ha acceso un faro. Un sindaco di carta, così finto che ha preso in giro persino le comunità Lgbt con il ‘registro farsa’ delle unioni civili che non ha nessuna competenza giuridica e non dà poteri a nessuno.

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