Su una sezione seminascosta del sito istituzionale di Roma Capitale apprendiamo che il Comune, attraverso un avviso pubblico, è alla ricerca di un direttore generale, figura nota anche come ‘City manager’. Va sottolineato che mentre oggi tale ruolo viene svolto dal segretario generale che, per questo ulteriore compito, riceve 70 mila euro in più sullo stipendio, la ricerca di un soggetto a cui affidare l’incarico comporterà una spesa in più, in quanto per dirigere l’intera macchina organizzativa non basteranno i 70 mila euro all’anno già riconosciuti al segretario generale, ma ne occorreranno 140. Infatti, 140 mila annui sono il costo che Roma Capitale sopporta per gli alti dirigenti e, a naso, è difficile credere che per il direttore generale – che è il più in alto tra tutti i dirigenti dell’Ente – la spesa possa essere più bassa, al contrario potrebbe solo alzarsi.
Come al solito il sindaco perde il pelo ma non il vizio, alla faccia della sbandierata trasparenza e in barba alle ultime direttive e normative, il compenso non è specificato. Non solo, l’avviso non e’ visibile nella sezione ‘amministrazione trasparente’, dove invece dovrebbe risultare ai sensi di legge, e chissa cosa ne pensa l’assessore alla Legalità mentre è addirittura impossibile comprendere se sia anche nell’lbo pretorio on line. Da Marino il solito bando aumma aumma, mentre si taglia il salario accessorio ai dipendenti capitolini con i soldi dei romani si pagano profumatamente manager per ricoprire ruoli già in capo all’amministrazione.