Ormai siamo a chi la spara più grossa. Marchini scrive lettere al neo commissario dandogli il benvenuto a Roma nemmeno avesse le chiavi della città. Proprio Marchini che chiese il voto ai romani per farsi eleggere in Campidoglio…nessuno ricorda di averlo visto o sentito intervenire in Aula Giulio Cesare, e solo alcuni sondaggi farlocchi – singolare infatti che un campione di 350 persone sia rappresentativo e attendibile per una città come Roma dove votano oltre due milioni di elettori – lo possono dare in testa come sindaco vincente. Oggi leggiamo sulla stampa che il M5S se dovesse vincere azzererebbe tutta l’amministrazione, compresi i licenziamenti del personale capitolino e dei dipendenti delle aziende comunali. Siamo praticamente alla follia totale.
Per due anni e mezzo i grillini sono stati la stampella del peggior sindaco che la Capitale abbia mai avuto, ai quali chiese anche, e per ben due volte, di entrare in giunta. Semmai la spending review andrebbe fatta valutandone gli effetti a parità di occupazione, e non come accaduto ad esempio per i dipendenti della Milano 90, vicenda guarda caso gestita insieme da Marino e dal M5S. Al contrario, bisognerebbe invece tutelare proprio quelle categorie penalizzate dalla giunta Marino, tra cui i lavoratori del Comune, e risolvere quei problemi lasciati appesi e non risolti dalla sinistra come la vicenda del salario accessorio. Parla bene il plurimilionario Grillo, che probabilmente dall’alto dei suoi guadagni non vede nessun problema a tagliare stipendi da 1200 euro. Azzerare tutto e licenziare, ecco il grande programma del M5S. Mandare tutti a casa, come no, e poi l’autobus lo porta Grillo?.