Le decine di contagi che stanno falcidiando medici ed infermieri dell’ospedale S.Pertini potevano essere evitati. La seconda ondata del Coronavirus era attesa, i primi segnali c’erano gia’ ad agosto, ma nulla e’ stato fatto per approntare un percorso separato per il triage e l’accettazione dei pazienti giunti in ospedale con i sintomi del Covid19. Di conseguenza per effetto della massiccia affluenza ed il protratto stazionamento dei contagiati nell’unico Pronto Soccorso, dove si prestava assistenza ad altri malati, si sono create condizioni di promiscuita’ tali da generale un deciso incremento dei contagi tra medici ed infermieri. Viene da chiedersi come mai il Centro Covid dell’ospedale Sandro Pertini e’ stato riattivato solo il 30 ottobre? Zingaretti e l’assessore D’Amato avrebbero dovuto prendere in considerazione l’interrogazione presentata da Fdi in Consiglio Regionale già lo scorso Aprile, nella quale si sollevavano alcune questioni fondamentali sulla ubicazione scelta all’interno del nosocomio per il Centro Covid19, sui lavori di adeguamento gia’ eseguiti e quelli da completare, sulla dislocazione di altri reparti, ed in merito alla preparazione del Pertini ad una eventuale ripresa dell’epidemia.
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