Cosa aspetta Gualtieri per il riassetto dei vigili urbani anziché sottrarli ai loro compiti?

Appare dettata dalla tendenza a improvvisare e dalla incapacità di gestione la decisione del sindaco Gualtieri di impiegare ogni giorno ben dieci auto pattuglie di Vigili Urbani nella sorveglianza di quadri e centraline elettriche nel campo nomadi di via Candoni. Lo scopo sarebbe quello di  evitare incendi spesso dovuti ad allacci abusivi. Questa ordinanza però sottrae al controllo del territorio molte unità operative in un periodo in cui sono frequenti in città aggressioni violente e si susseguono incidenti stradali gravi che si potrebbero evitare con una maggiore e più diffusa presenza della Polizia Municipale.

Perché Gualtieri non affronta il problema dell’organico dei vigili urbani?

C’’è da chiedersi inoltre perché stante l’esigenza di monitorare costantemente i campi Nomadi della Capitale, è stato snaturato il Gruppo Speciale Sicurezza Pubblica Emergenziale che si occupava dei controlli in quei luoghi. Da sottolineare che un tale impiego di uomini e mezzi a piantonare impianti elettrici rappresenta un costo notevole per le casse dell’Amministrazione. Stupisce poi che il Primo Cittadino ancora non affronti il problema dell’organico fortemente sottodimensionato della Polizia Municipale. E stupisce che nell’attesa di nuove assunzioni non abbia ancora avviato un confronto sul ruolo e sui compiti d’istituto che deve svolgere. In mancanza di nuove linee guida nella gestione del Corpo, sarebbe opportuno attenersi all’ordinamento in vigore, e nel frattempo cominciare a ragionare sul riassetto della categoria più volte richiesto dagli stessi Vigili Urbani.

 

7colli.it

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