La resa dell’ennesimo Cda di Ama certifica, se mai c’è ne fosse stato bisogno, l’intento dei triumviri Raggi, Lemmetti, Giampaoletti, di portare la municipalizzata al fallimento. Adesso che il loro piano è scoperto devono andare a casa. Per tre anni e mezzo, con cinismo, arroganza e soprattutto furbizia, si sono lasciati dire che erano incapaci a strutturare un nuovo, efficace, completo ciclo di smaltimento dei rifiuti. In realtà hanno deliberatamente ignorato tutte le sollecitazioni di Ama sulla necessità di dotarsi di un piano industriale di filiera e di rinnovare mezzi e dotazioni dell’Azienda, incrementandone il personale. Intanto spremevano le tasche di famiglie ed imprese imponendo la Tari più alta d’Italia, dando il penoso spettacolo del sindaco che va in televisione a supplicare che altre regioni e nazioni smaltiscano, a nostre spese, i rifiuti. Non si sono fatti scrupolo di rischiare l’emergenza sanitaria, né di compromettere gravemente l’immagine della capitale d’Italia in tutto il mondo. Hanno esposto gli operatori a condizioni di lavoro altamente insalubri e i cittadini ai miasmi dei cassonetti non svuotati. Sono corresponsabili del pesante inquinamento ambientale dovuto all’incendio del Tmb Salaria e delle tante discariche abusive dalle quali si sprigionano i roghi tossici che avvelenano i quartieri.
Così in un comunicato i consiglieri regionali di Fdi, Ghera (capogruppo), Colosimo.