“Lasciare senza risorse un’eccellenza capitolina e italiana come il Teatro Eliseo, più antico anche del Piccolo di Milano e che nel 2018 compirà 100 anni, è la cartina tornasole del degrado culturale in cui versa la Capitale. E’ grave che un teatro pubblico venga lasciato senza fondi, ad oggi infatti il Ministero dei Beni Culturali trasferisce alla struttura solo 450 mila euro, quando Barbareschi in questi anni – come lui stesso ha evidenziato – ci ha rimesso di tasca propria ben 5 milioni di euro. Il Mibact, in base all’emendamento Milleproroghe, avrebbe dovuto versare al Teatro Eliseo 4,5 milioni di euro ma questi fondi non sono mai arrivati, e solo in calcio d’angolo il Ministero di Franceschini ha fatto sapere di aver assegnato nei due anni 1,2 milioni. Un’elemosina, che ovviamente non evita il rischio chiusura del Teatro, una fine vergognosa nel silenzio più assoluto del sindaco di Roma e del suo assessore alla Cultura.
La vicenda dell’Eliseo conferma lo stato di lassismo in cui versano anche altri teatri romani. Il Valle è ancora un cantiere abbandonato, dopo tre anni di occupazione illegittima, mancato incasso e danno erariale, e sono in grande sofferenza l’Accademia Filarmonica Romana, la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, il Teatro dell’Orologio, il Teatro di Roma e il Teatro di Tor Bella Monaca. Con i grillini alla guida della Capitale l’offerta culturale ha raggiunto livelli bassissimi, una crisi che preoccupa tutta la filiera e l’indotto, se pensiamo che negli ultimi cinque anni in città hanno chiuso circa 50 librerie. Raggi e Bergamo dove siete? Come Fratelli d’Italia presenteremo una mozione per chiedere un’integrazione dei fondi da parte del Comune per l’Eliseo, non difendiamo un teatro ma il teatro tutto, piccoli e grandi, e crediamo che il Fus per la prosa e lo spettacolo dal vivo debba essere triplicato. Il nostro patrimonio culturale va protetto e non abbandonato come stanno facendo i 5 Stelle”.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Federico Mollicone responsabile Cultura Roma e comunicazione.
