La delibera approvata in Aula Giulio Cesare relativa al piano degli investimenti per la realizzazione delle opere connesse al Giubileo è un documento debole. Come Fdi-An abbiamo votato no, è un provvedimento senz’anima che manca di una visione strategica e complessiva della città, è assurdo infatti che ci si concentri, peraltro in modo rabberciato, esclusivamente sul centro storico e non ci siano interventi in periferia proprio a supporto delle zone più decentrate della Capitale, dove invece servirebbe un maggiore segno di riqualificazione e di messa in sicurezza. Una delibera dove le risorse sono completamente assenti, soprattutto se pensiamo che per l’Expo di Milano il Governo ha speso ben 1,7 miliardi di euro mentre per Roma solo qualche spicciolo, la programmazione dei cantieri inesistente e con i lavori iniziati in evidente ritardo c’è il grande rischio di non rispettare la tempistica e di fare quindi una figuraccia di fronte al mondo. Una situazione complicata a cui si aggiunge anche anche L’ultima balla sui sampietrini, inventata per giustificarne il folle sventramento deciso da questa pessima amministrazione, è dell’assessore ai Lavori pubblici che oggi dichiara che vanno ‘rimossi perché usurati e antieconomici’.
La realtà è che la sinistra, arroccata su posizioni ideologiche, ripropone l’idea trita e ritrita di smantellare i ‘serci romani’, ed è la stessa sinistra che in due anni e mezzo di amministrazione non ha fatto nessun intervento concreto per manutenere le strade capitoline in asfalto e tantomeno ha lavorato per tutelare la pavimentazione in selciato. Ribadiamo che il piano degli interventi avviato dal sindaco e dalla sua giunta in vista del Giubileo è semplicemente un groviglio di interventi raffazzonati, un’accozzaglia di cantieri senza programmazione, e in questo caos rientra anche la demolizione dei sampietrini in alcune aree centrali della città come Largo Magnanapoli, via Cesare Battisti e via IV Novembre. Francamente, un conto è togliere i sampietrini in diversi tratti ad alto scorrimento, come fece del resto la precedente giunta ad esempio in via Tiburtina altezza Verano, altro è sventrare la città spendendo anche risorse importanti che potrebbero invece essere utilizzate in modo più utile. Demolire i sampietrini a Largo Magnanapoli, via Cesare Battisti e via IV Novembre costerà al Campidoglio e ai romani oltre 2 milioni di euro, come Fdi-An riteniamo sia più logico effettuare su quei tratti in selciato solo interventi mirati, un’operazione di buon senso che permetterebbe di risparmiare quattrini da poter destinare per la messa in sicurezza di altre parti ammalorate, in modo da fare più interventi laddove vi è una necessità maggiore. Il risparmio potrebbe essere appunto utilizzato per intervenire su piazza Venezia, nella zona intorno al Vaticano e laddove vi è più necessità di mettere in sicurezza la pavimentazione in selciato. I sampietrini rappresentano un simbolo identitario della ‘Città eterna’, non permetteremo che l’incapacità e l’oltraggio di Marino distruggano la storia e il patrimonio della Capitale. La delibera quindi non ci convince, abbandona le periferie e brucia risorse per interventi inutili e senza logica. Molte le nostre perplessità e preoccupazioni, come Fdi-An pertanto presenteremo degli esposti alle autorità competenti e porteremo la vicenda in commissione Trasparenza.