RIFIUTI, GHERA: “IMPIANTO CARO A MURARO SOTTO INCHIESTA. SINDACO E ASSESSORE RIFERISCANO”

Il sindaco e l’assessore all’Ambiente non ne imbroccano una. L’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura sul tritovagliatore di Rocca Cencia, dove si profilano le accuse di truffa, frode e associazione a delinquere per traffico illecito, non depone bene per i grillini che già quindici giorni fa avevano sbandierato ai quattro venti che avrebbero pulito Roma in tre giorni. Il Tmb di Rocca Cencia, tanto caro alla Muraro e di proprietà del dominus delle discariche, impianto che secondo l’assessore fino a ieri era utile per risolvere la piaga dell’immondizia romana adesso viene invece bloccato dalla Procura.

Si percepiscono a naso i passi falsi di questa amministrazione, nel frattempo i 5 Stelle annunciano in pompa magna che per il 20 agosto Roma sarà pulita mentre dalla prossima settimana l’Ama rimarrà senza vertici e dalle indiscrezioni trapelate pare che i pentastellati, Vignaroli in prima fila, facciano a gara per occupare l’azienda.
È necessario anche fare chiarezza sul famoso incontro del 30 giugno scorso, alias accordo sottobanco grillini-Cerroni, dove nel cuore di Monteverde si sono incontrati l’assessore Muraro, il presidente di Ama e lo stesso Vignaroli nello studio di un avvocato vicino al re delle discariche per decidere il futuro dei rifiuti a Roma. Molte dunque e cose da chiarire, a settembre la commissione bicamerale sulle Ecomafie, presieduta da Bratti, ascolterà il sindaco e l’assessore. In Campidoglio, invece, li aspettiamo ben prima tant’è che Fratelli d’Italia ha già ripetutamente chiesto di presentarsi in Aula Giulio Cesare. Inchieste sugli impianti, città sporca, annuncio di piani straordinari mai visti e puntualmente disattesi. Raggi e Muraro vengano in Consiglio a riferire come e quando porteranno la Capitale fuori dall’emergenza.

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