Rifiuti, no alla discarica di Falcognana

Ad ogni picco dell’infinita emergenza dei rifiuti romani tornano i rumors sul possibile utilizzo della discarica di Falcognana. Evidentemente qualcuno pensa di forzare la mano per acquisire la gestione del sito, nonostante le molte controindicazioni, scaricando su territori e popolazioni ritardi e scelte sbagliate delle amministrazioni Raggi e Zingaretti. Ma la discarica a Falcognana non si può fare per molti motivi che illustreremo domani, in Consiglio Regionale. Tra le tante controindicazioni i dati dell’Arpa (2014), che rilevano come il suolo sia già infiltrato da materiali inquinanti e metalli pesanti, ben oltre i limiti massimi consentiti. Da ricordare inoltre che la discarica sarebbe prossima a molti centri abitati, in cui vi sono scuole di ogni ordine e grado, Case Famiglia con bambini, una sede Asl, prestigiose aziende agricole e vinicole. Insostenibile sarebbe anche la movimentazione dei rifiuti, sia per i divieti di transito ai camion sulle strade di accesso al sito, sia per l’intenso traffico generato sul quadrante dal passaggio dei Tir, da e per, la zona industriale di S.Palomba. E bisogna aggiungere che la discarica a Falcognana darebbe un durissimo colpo all’indotto del turismo religioso e culturale, alimentato dai pellegrini che da tutto il mondo arrivano al santuario del Divino Amore e dai visitatori di aree archeologiche e dimore storiche della zona, meta internazionale di turismo culturale.

 

Così in un comunicato Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi alla Regione Lazio, Chiara Colosimo consigliere di Fdi alla Regione Lazio, Andrea de Priamo capo gruppo di Fdi al Comune di Roma, Massimiliano de Juliis consigliere di Fdi e vice presidente del Consiglio in IX Municipio.

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