Il blitz della Muraro in Ama intenta a chiedere documenti operativi ai vertici aziendali, per portare la Capitale fuori dall’emergenza, la dice lunga sullo stato sulla mancanza di una strategia di pianificazione sul tema ambientale da parte di questa amministrazione. La realtà è che i 5 Stelle sul ciclo dei rifiuti fanno dietrofront e al grido di ‘cambiamo tutto’ riportano la ‘monnezza’ al re delle discariche, tra inadeguatezza gestionale e accordi sottobanco con il Colari come riportato dalla stampa. Inoltre, come Fdi aveva denunciato settimane fa, il servizio di raccolta a domicilio di rifiuti ingombranti non partirà prima di ottobre.
E’ tutto in alto mare e la pulizia in città è ben lontana dai proclami dei primi giorni d’insediamento ma nel frattempo i grillini, ai quali non bastava catapultare assessore all’Ambiente una persona che aveva già percepito lauti compensi come consulente di Ama, pensano a nominare un consulente esterno per la raccolta differenziata. Ma anche qui spunta un’anomalia, come mai i cristallini 5 Stelle non hanno pensato di procedere attraverso l’espletamento di un bando ad evidenza pubblica? Mistero che speriamo quanto prima venga svelato. Il nuovo corso Raggi somiglia al passo del gambero: il sindaco e la giunta consegnano di nuovo Roma in mano a Cerroni e in Ama prosegue valzer consulenze a chiamata diretta.