RIFUGIATI, via del Casale di San Nicola 150 – Ghera-Accorinti (FdI-An): “Nella ristrutturazione del casale si rispettano norme e leggi?”

In questi giorni i cittadini del Comitato di Quartiere del Casale di San Nicola stanno accedendo a tutte le informazioni presso gli uffici tecnici del Municipio XIV per prendere visione di tutti gli atti relativi alla ristrutturazione del casale, adibito a centro Accoglienza. Ma ciò che si paleserebbe è che non si stiano rispettando tutti i requisiti previsti per legge e le norme minime. Difatti ad un attento esame delle carte sembrerebbe che nella messa a norma dell’edificio e nella ristrutturazione dello stesso non si sia tenuto conto dei vincoli paesaggistici, archeologici, storico-monumentali ed agricoli cui la struttura e l’intera area sono sottoposte. A questo aggiungasi, come già in altre occasioni denunciato, che la zona non è affatto adeguata ad ospitare determinati carichi sociali, sia per la sua posizione che per le condizioni del contesto. Mancano infatti opere di urbanizzazione primaria come la pubblica illuminazione e la rete fognaria. Per questo, FdI ritiene che la scelta di questa scuola per ospitare circa 100 nuovi migranti nella città, sia da considerarsi scellerata e frutto di un aberrante disegno di buonismo sfrenato che non porta a nulla e crea solo sacche di disagio sociale e di forte tensione nelle periferie della città.

“Rimaniamo assolutamente contrari al posizionamento del nuovo centro profughi su via del Casale di San Nicola” dichiarano il consigliere comunale di FDI Ghera e del Municipio 14 Accorinti “come restiamo contrari a posizionare tali nuovi centri in altre aree della nostra periferia di cui in questi giorni si parla, da via di Valle Santa a via Cherasco, e contro qualsiasi ipotesi faremo le barricate insieme a cittadini e residenti”. “Fin dallo scorso mese di Marzo avevamo chiesto in questo come in altri Municipi, alle Amministrazioni comunale e municipali, di farsi parte attiva presso la Prefettura per il ritiro del bando relativo all’apertura di nuovi centri per rifugiati ma non siamo stati ascoltati ed ora la tensione e le rivolte sociali stanno esplodendo! Il Sindaco di Roma, i Presidenti dei Municipi ed il Prefetto si assumano le loro responsabilità e blocchino subito l’arrivo di nuove centinaia di profughi a Roma e l’apertura dei relativi centri che li dovrebbero ospitare”.

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