Tra le tante bugie annunciate in campagna elettorale dai 5 Stelle vi è la chiusura dei campi nomadi, tema che rientra a pieno titolo nella ‘top ten’ delle promesse non mantenute dai grillini. Non solo i villaggi nella Capitale non sono stati ancora smantellati, come nei casi di La Barbuta e La Monachina, ma addirittura si continuano a distribuire nomadi nei territori della città. E’ il caso di Roma Nord, dove il Comune attraverso un bando di gara da 1,5 mln di euro darà ospitalità a 120 nuclei familiari di etnia rom, ovvero alle 420 persone che attualmente vivono all’interno della struttura di via Tenuta Piccirilli sulla Tiberina, nel Municipio XV. E’ allucinante che i romani siano costretti a tollerare i campi che generano quotidianamente problemi di sicurezza sociale alla cittadinanza con rapine, reati e aggressioni, come accaduto nei casi delle aree di Via di Salone, via Candoni e via Salviati solo per fare qualche esempio. A ciò si aggiunge il problema dei fumi tossici, il gravissimo fenomeno della mendicità infantile e il proliferare del rovistaggio nei cassonetti.
Le periferie, già penalizzate dall’assenza di servizi e dalla presenza di rifugiati e immigrati, rischiano così di esplodere. Numeri da far tremare i polsi se pensiamo che nella Capitale ci sono 8 mila nomadi di cui circa 3 mila anonimi sparsi in accampamenti spontanei. Mentre i grillini continuano a sfornare delibere per regalare case ai rom, affidare loro immobili comunali lasciando le famiglie italiane senza un tetto, a Roma Nord sarà una vera e propria invasione.