Nella giornata di ieri, insieme al responsabile romano allo Sport di Fdi Alessandro Cochi, abbiamo incontrato il vicesindaco e assessore allo Sport per rappresentargli la difficile situazione in cui versa l’impiantistica sportiva comunale. Abbiamo evidenziato la necessità di recuperare strutture oggi nel degrado come lo Stadio Flaminio e il Campo Testaccio, e spazi attualmente a rischio come gli impianti di atletica di Caracalla, Stella Polare, lo Stadio delle Aquile all’Acqua Acetosa e il Palazzetto di viale Tiziano. Recupero e avvio del Palapisana e della piscina di via Taverna, oltre allo sblocco di Valco San Paolo, tutti interventi su cui si era già lavorato e che oggi bisogna far ripartire per evitare che le strutture finiscano per deteriorarsi comportando così costi aggiuntivi per l’amministrazione. In questi ultimi 4 anni lo sport è stato derubricato dall’agenda capitolina, il Dipartimento allo Sport va quindi ricreato attraverso competenze esclusive per la promozione e l’impiantistica, facendo ripartire anche i lavori in molti dei 160 impianti di Roma Capitale in regime di concessione.
Il regolamento degli impianti sportivi comunali va invece corretto e approvato velocemente, come va ripreso il Piano Regolatore dell’Impiantistica per consentire una maggiore definizione delle regole al fine di costruire secondo normative vigenti. I concessionari devono essere visti come partner dell’amministrazione nell’erogare servizi ai cittadini e devono essere nuovamente create le condizioni affinché i concessionari stessi possano intervenire per il miglioramento di quegli impianti che, in assenza di risorse pubbliche, necessitano di investimenti privati, il tutto a beneficio dei cittadini che potranno continuare a svolgere attività sportive a tariffe stabilite dall’amministrazione. Al tempo stesso, lavorare su iniziative per promuovere lo sport di base e tutte quelle discipline definite, a torto, minori. Come Fratelli d’Italia riteniamo che dopo la delusione e la mancanza di coraggio su Roma 2024 da parte del Comune è da qui che bisogna ripartire. L’amministrazione comunale dimostri che ha davvero a cuore il futuro dello sport capitolino.