Siamo stati i primi a denunciare che l’operazione ‘strade nuove’ sbandierata dai grillini e dal sindaco era una grande bufala e gli articoli di oggi apparsi sulla stampa ci danno ragione. Postare, infatti, sui social foto di interventi ‘romanelle’ e spacciarli per lavori straordinari era solo un bluff mediatico e nient’altro. L’ultimo bando pubblico per le strade capitoline fu fatto dal sottoscritto 8 anni fa dopo aver revocato nel 2009 lo sciagurato appaltone Romeo, oltre 700 milioni per 9 anni dove un unico soggetto che agiva come controllore e controllato deteneva il monopolio delle arterie romane. Il nuovo bando per la manutenzione stradale targato 5 Stelle arriva in grande ritardo e solo dopo anni di proroghe da Marino alla Raggi, insieme al progressivo taglio dei fondi per le manutenzioni. Una impasse che ha lasciato in uno stato di forte abbandono il patrimonio stradale capitolino. Voragini e crateri disseminati dal centro alle periferie, con gli agenti della Polizia Locale costretti a piantonare per ore le buche anziché essere utilizzati per altri servizi più utili alla città.
Grillini incapaci nella programmazione e nella gestione, non solo, come sottolineato dall’Anac, non chiudono nemmeno le gare per l’aggiudicazione dei cantieri come nei casi di piazza Venezia e via Aurelia, ma non riescono nemmeno a far partire l’appalto per i controllori dei lavori, che – fanno sapere dal Campidoglio – viene rinviato a data da destinarsi perché il presidente del seggio è indisponibile. Siamo alle comiche. Le magagne dei 5 Stelle però si annidano anche nella ripartizione delle risorse, perché furbescamente hanno stanziato più fondi nei territori a matrice grillina come sotto casa del sindaco ad Ottavia e all’Appio-Tuscolano territorio dell’assessore allo Sport. Insomma, complessivamente meno fondi per le buche ma più risorse per i municipi a 5 Stelle.
