“La vicenda dei 300 ‘transitanti’ di via Cupa è ancora in alto mare con tende e materassi stesi sull’asfalto. Come Fratelli d’Italia avevamo già denunciato sia la totale assenza di condizioni igienico-sanitarie che gli eventuali rischi sociali sul territorio. Avevamo ragione visto che, come riporta oggi al stampa, la Questura sottolinea che via Cupa rischia di trasformarsi in una terra di nessuno perché molti dei migranti non sono stati identificati e nessuno sa se abbiano, quindi, i requisiti per chiedere asilo. In tutto questo, mentre la Questura chiede al Prefetto di trattare la questione con urgenza, il nuovo sindaco di Roma e il neo assessore ai Servizi Sociali al di là delle chiacchiere di questi giorni ancora non hanno sgomberato l’area, né trovato un’alternativa.
Il Comune trovi rapidamente una soluzione, non vorremmo che questo prendere tempo fosse invece un alibi per lasciare via Cupa così com’è in emergenza, un’ipotesi che sarebbe preoccupante non solo perché l’Amministrazione contravverrebbe agli imput della Questura ma anche perché aumenterebbe il rischio sicurezza all’interno della tendopoli e nelle aree adiacenti”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Giovanni Provenzano.